Sottoporre frutta e verdura a disinfezione è un’operazione importante soprattutto in gravidanza, quando al centro dei propri pensieri c’è la salute propria e del bambino che si aspetta. Si tratta non solo di eliminare eventuali tracce di terra ma anche di assicurare una corretta igiene degli alimenti, che talvolta vengono manipolati da più persone, come può accadere comprandoli in negozio. Anche quando vengono dal proprio orto, in ogni caso, possono essere veicolo di rischi sanitari. Un’evenienza che occorre mettere in conto: puntare sulla sicurezza è sempre un investimento proficuo. Bisogna procedere a una disinfezione accurata ma il più possibile naturale, per evitare di entrare in contatto con sostanze chimiche che – paradossalmente – potrebbero essere anch’esse nocive.
Evitare contaminazioni e detergere i piani di lavoro
Quando si consuma il pranzo in casa è bene sciacquare sempre e più volte la frutta e la verdura sotto l’acqua corrente anche qualora si debba togliere la buccia. Con uno spazzolino, da usare esclusivamente allo scopo, si procede pulendo bene l’esterno. Importante prestare attenzione ad alimenti come le insalate, aprendo bene le foglie e avendo l’accortezza di assicurare una corretta detersione del piano di lavoro e degli strumenti prima e dopo il loro utilizzo. Bisogna, poi, eliminare parti ammaccate perché lì possono proliferare eventuali batteri. È importante evitare di mettere a contatto il cibo già sottoposto a disinfezione con quello non ancora lavato.
Questo per evitare contaminazioni. Anche mettere frutta e verdura vicino, ad esempio, a della carne o del pesce crudo non è raccomandabile. Il cibo destinato alla donna in gravidanza, inoltre, va sempre manipolato previa detersione delle mani. E in frigo occorre avere cura di non sovrapporre gli alimenti ma riporli in maniera separata e igienicamente corretta al fine di evitare la formazione di muffe. Se si consuma, invece, il cibo fuori casa la sollecitazione è, in genere, di ricorrere a cibi ben cotti, per evitare rischi di intossicazioni alimentari.
Prodotti per alimenti e rimedi della nonna
Oltre al lavaggio accurato con acqua è possibile utilizzare degli appositi prodotti – facilmente rintracciabili in commercio e con costi accessibili – che non alterano il sapore dei cibi o le qualità organolettiche degli stessi ma che assicurano, in ogni caso, la disinfezione degli alimenti senza rischi per la salute, con il consiglio, però, di leggere sempre bene l’etichetta ed evitare di miscelare tra loro sostanze differenti. È importante non usare candeggina per lavare gli alimenti. Rimangono, invece, sempre validi i prodotti di origine del tutto naturale come il succo di limone, l’aceto di mele o il bicarbonato. Si tratta dei cari vecchi rimedi della nonna, che attraversano i decenni e non cadono mai in disuso. In caso di dubbio sull’uso di un prodotto, si consiglia poi di chiedere un parere al proprio medico curante, che saprà fornire le rassicurazioni del caso.
- Lavare bene sotto l’acqua corrente;
- Usare prodotti specifici per la disinfezione di alimenti;
- Non usare candeggina;
- Pulire bene le superfici e gli strumenti di lavoro;
- Evitare contaminazioni con prodotti non lavati e/o cibi crudi come carne o pesce.
Generatori di ozono
Esiste, poi, un altro metodo per la disinfezione di frutta e verdura in modo naturale, ovvero l’ozono. Si tratta, in pratica, di dotarsi di minigeneratori domestici, utili anche in caso sia necessario depurare l’acqua da bere. Ne esistono in commercio di diversi tipi e con costi differenti, a seconda delle esigenze. I modelli più semplici, funzionali proprio per alimenti, prevedono una spesa di circa 50-60 euro. È uno strumento che non prevede l’uso di sostanze chimiche e, dunque, fatte salve indicazioni contrarie del proprio medico curante, può risultare utile in gravidanza. Gli apparecchi possono essere appesi alla parete o posizionati su un tavolo: sono pratici, maneggevoli, sicuri e di facile utilizzo.